Novità 2026 sul Mutuo Chirografario per le imprese: cosa cambia e cosa conviene controllare

Data: 21-01-2026

21 gennaio

Novità 2026 sul Mutuo Chirografario per le imprese: cosa cambia e cosa conviene controllare

Il Mutuo Chirografario (per imprese) è un finanziamento senza ipoteca: la banca decide soprattutto in base a bilanci, flussi di cassa, Centrale Rischi, solidità del business e coerenza dell’operazione (liquidità, scorte, investimenti, circolante). Nel 2026, più che “una nuova legge sul chirografario”, contano alcune novità e driver che possono incidere in modo concreto su accesso, condizioni e tempi.

1) Fondo di Garanzia PMI: modalità prorogate fino al 31 dicembre 2026

La novità più importante per molte PMI è la proroga al 31/12/2026 delle modalità operative del Fondo di Garanzia per le PMI, indicata tra i contenuti del decreto Milleproroghe 2026.
Perché è rilevante? Perché una garanzia pubblica può rendere più “bancabile” un mutuo chirografario (o migliorare la struttura dell’operazione) soprattutto quando non ci sono garanzie reali da offrire.

2) Tassi soglia antiusura: nel 2026 continuano gli aggiornamenti periodici

Nel chirografario il tema “costo del credito” pesa molto. I tassi soglia vengono determinati periodicamente dal MEF sulla base dei TEGM rilevati da Banca d’Italia e pubblicati con decreti dedicati.
Cosa significa per l’impresa:

  • non guardare solo il TAN: confronta sempre il TAEG (spese, commissioni, incasso rata, eventuali coperture, ecc.);
  • chiedi una simulazione “pulita” anche di estinzione anticipata e costi accessori.

3) Regole prudenziali e vigilanza: più attenzione al credito “non garantito”

Nel 2026 entra in una fase chiave l’attuazione del pacchetto prudenziale UE (CRR III / CRD VI): in particolare, diversi commenti tecnici ricordano che la CRD VI va recepita entro il 10 gennaio 2026 (e poi applicata secondo le scadenze previste).
In parallelo, le priorità di vigilanza BCE 2026–2028 insistono su standard di concessione del credito prudenti per evitare l’accumulo di nuovi NPL: questo, nella pratica, può tradursi in maggiore “selettività” e richieste documentali più puntuali, soprattutto sui prestiti senza garanzie reali.

4) Contesto bancario 2026: possibile impatto su spread e politiche creditizie

A fine 2025 la BCE ha anche discusso proposte per semplificare/razionalizzare regole e capitale; non è una norma sul chirografario, ma può influenzare il costo di raccolta/capitale delle banche e quindi il pricing del credito nel tempo.


Cosa conviene fare (subito) se stai valutando un Mutuo Chirografario nel 2026

  1. Definisci l’obiettivo (liquidità/circolante/investimento) e come rientra.
  2. Prepara numeri “bancabili”: bilanci, situazioni aggiornate, cash flow, scadenziario debiti/crediti, visura CR.
  3. Imposta una rata sostenibile: meglio un piano credibile che “tirato”.
  4. Se l’operazione riguarda un bene specifico (auto/attrezzature/macchinari), valuta anche alternative come leasing: spesso è più coerente con la finalità.
    (Nota: queste sono indicazioni generali, non consulenza fiscale/legale; per il caso concreto serve sempre il confronto con commercialista/consulente.)

Vuoi capire se nel 2026 il Mutuo Chirografario è la scelta giusta per la tua impresa (o se conviene una soluzione diversa) e come impostare la pratica nel modo più efficace?
Contatta Gemar Group: analizziamo obiettivo, importo, durata e sostenibilità e ti aiutiamo a costruire una richiesta chiara e coerente.


Rispettiamo la tua Privacy.
Utilizziamo cookie per assicurarti un’esperienza accurata ed in linea con le tue preferenze.
Con il tuo consenso, utilizziamo cookie tecnici e di terze parti che ci permettono di poter elaborare alcuni dati, come quali pagine vengono visitate sul nostro sito.
Per scoprire in modo approfondito come utilizziamo questi dati, leggi l’informativa completa.
Cliccando sul pulsante ‘Accetta’ acconsenti all’utilizzo dei cookie, oppure configura le diverse tipologie.

Configura cookies Rifiuta
Accetta